14 Maggio 2024 - 2:50
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Pannella e il suo silenzioso rumore nella politica italiana (#CIAOMARCO!)

«Io non credo nelle ideologie, non credevo nelle ideologie codificate e affidate ai volumi rilegati e alle biblioteche e agli archivi. Non credo nelle ideologie chiuse, da scartare e usare come un pacco che si ritira nell’ufficio postale. L’ideologia te la fai tu, con quello che ti capita, anche a caso. Io posso essermela fatta anche sul catechismo che mi facevano imparare a scuola, e che per forza di cose poneva dei problemi, per forza di cose io ero portato a contestare.»

Adulti, bambini, adolescenti, studiosi, chiunque avrà visto alcune volte il volto scarno di Marco che passava in tv a seguito di uno dei suoi scioperi della fame/sete. Marco chi? Marco Pannella, amico del popolo, fondatore del Partito Radicale nel 1955 e pilastro della politica italiana fino al giorno d’oggi. Un personaggio a volte fastidioso per la tv, per la stampa, soprattutto per la sua continua lotta per i diritti civili: una lotta non violenta, fatta di azioni che miravano alla sensibilizzazione psicologica del cittadino. Era proprio questo silenzioso rumore che destava scalpore, un uomo che con piccole azioni di disobbedienza civile è riuscito ad ottenere innumerevoli traguardi per la nostra società moderna. Ma molto spesso è proprio il silenzio a portare la tempesta durante le battaglie, scuotendo dal basso la nazione e la sua organizzazione. Se oggi abbiamo la libertà di chiudere un matrimonio andato storto grazie all’istituto del divorzio, è grazie a lui. Se oggi abbiamo la libertà di interrompere una gravidanza, qualsiasi sia il motivo che ci induce a compiere una scelta del genere, è grazie a lui.

Numerose le modalità con cui ha portato avanti le sue battaglie, dagli scioperi della fame e della sete ai sit-in, per poi essere uno dei principali promulgatori del sistema referendiale come strumento di analisi del paese. I Radicali avevano una sete alternativa e profonda di libertà e diritto e Pannella si è posto come il principale esponente di tale sete (in tutti i sensi). Come non ricordare poi il suo costante e fortissimo legame con Emma Bonino, anch’essa esponente del partito radicale italiano. Proprio lei, in seguito alla scomparsa del leader, avvenuta il 19 maggio 2016, lo ha ricordato con un discorso a Radio Radicale sottolineando l’importanza che la sua azione politica e civile ha avuto nella storia italiana. Un’importanza che, a parere della Bonino, non è mai stata apprezzata e riconosciuta congruamente all’operato politico portato avanti da Pannella.

Marco Pannella ha sempre risvegliato in noi la voglia di conquistare i nostri diritti, anche attraverso le strade più impervie e sicuramente questo, oltre all’irrefrenabile voglia di libertà, è uno dei più grandi insegnamenti che ci lascia. Esempio saldo di coerenza politica e morale, fermo sui suoi ideali lascia il mondo della politica all’età di 86 anni, colmi di successi e traguardi. E se davvero la legge del contrappasso di Dante esiste, non è un caso che Marco ci abbia lasciato proprio all’ora di pranzo.

di Benedetta Barone 

 

Redazione

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