15 Maggio 2024 - 16:30
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Lazio ultima frontiera

Lazio, ultima frontiera…O si diceva Spazio?Il mio dubbio nasce dopo aver sentito parlare Luigi Campitelli, responsabile Servizio Ufficio Studi, Internazionalizzazione e CSR di Sviluppo Lazio, sulle nuove idee di internazionalizzazione della Regione, in un incontro  avvenuto nella sede LUISS di Viale Romania durante il corso ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI del Prof. Dandi. L’argomento, avendo acceso in me un forte interesse, mi ha portato a documentarmi e a scrivere quest’articolo con cui riassumerò una minima parte dei punti trattati. Dati alla mano, la Regione Lazio al momento contribuisce per l’11% sul totale del Pil italiano ma l’incidenza delle sue esportazioni sul totale nazionale non arriva al 5% , inoltre, il contributo sul Pil è dato per ben l’ 84% dai servizi, seguiti dall’industria (9%),dalle costruzioni e dall’agricoltura (dati 2011) e, nonostante negli ultimi anni il Lazio abbia accentuato la propria vocazione internazionale, resta ancora ridotto l’utilizzo da parte delle imprese di strategie di internazionalizzazione complesse e articolate. Secondo la Banca d`Italia, infatti, solamente il 15% di queste imprese opera sui mercati esteri ed è proprio per questo motivo che la Regione ha messo a disposizione risorse puntando su dieci settori strategici: aerospazio, agroalimentare, arredo-design, automotive, bioscienze, economia del mare, Ict, industria. In questo contesto di internazionalizzazione risulta molto interessante il progetto Lazio Delicatessen 2 (o Deli 2)per la promozione dell’agroalimentare laziale in Canada, a cui 94 imprese hanno risposto presentando, ciascuna, 2 prodotti. Si tratta della seconda fase di un progetto regionale di promozione del settore agroalimentare denominato Lazio Delicatessen svoltosi nel 2013.Lazio Deli 2 potrà approfittare dell’esperienza maturata nell’edizione precedente che aveva visto la partecipazione di 42 imprese del settore e fu l’occasione per selezionare una gamma di prodotti da promuovere sul mercato canadese. Le imprese avevano dapprima presentato i loro prodotti durante un ciclo di incontri con degustatori esperti dei gusti dei consumatori canadesi, in modo da comprendere quali fossero quelli maggiormente compatibili con il mercato nordamericano per quanto concerne gusto, abitudini di acquisto, del packaging e del labeling.Il progetto Lazio Deli 2 verrà realizzato tra giugno 2014 e maggio 2015 e, al momento, a seguito dell’analisi tecnica, degli esiti del “panel gustativo”, sono state elaborate schede tecniche per 160  prodotti che sono stati sottoposti all’esame di buyer e distributori canadesi. Al fine di accompagnare la presenza di questi prodotti sul mercato canadese è prevista la sottoscrizione di un accordo con una struttura di distribuzione presente nell’area di Toronto e nell’intero Ontario  che s’impegni ad organizzare uno scaffale dei prodotti Lazio Deli per almeno 6 mesi presso le proprie strutture. Ora credo sia evidente: Lazio, ultima frontiera!

Redazione

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