Congresso delle famiglie: il Governo si divide

Congresso delle famiglie: il Governo si divide

Nelle giornate del 29, 30 e 31 marzo 2019 si è svolto a Verona il XIII congresso mondiale delle famiglie, congresso, sul quale, il governo italiano si è trovato piuttosto diviso.

Attesa la risposta della Lega, che si è vista subito schierarsi dalla parte della “famiglia naturale” e forse più inattesa quella del Movimento cinque stelle, che ha deciso di prendere le distanze dall’evento.

Il congresso riunisce il cosiddetto “movimento globale” antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI, insieme ad associazioni, capi di stato ed esponenti politici della destra radicale, cristiana ed integralista.

Tra i presenti, vi erano in particolare Lorenzo Fontana ex ministro per la Famiglia e la Disabilità, Marco Bussetti ex ministro dell’Istruzione e Matteo Salvini ex ministro dell’Interno. Proprio l’intervento di quest’ultimo è stato al centro di un forte dibattito mediatico nei giorni seguenti, creando un forte fermento.

Infatti, il ministro dell’interno ha così dichiarato sul palco del congresso di essere fiero di essere considerato uno “sfigato” poiché crede, e sostiene la famiglia tradizionale, facendo chiare allusioni a Luigi Di Maio, che poco tempo prima, aveva definito “medievale” l’iniziativa.

Ma l’argomento sicuramente più dibattuto è stata la risposta di Salvini ai cortei femministi che si stavano tenendo a Verona contro l’evento, ai quali risponde: “Alle femministe dico che per la donna la vera emergenza è l’Islam e non il congresso di Verona”.

A seguito di questa frase e di un tweet postato dallo stesso ministro, si è infatti scatenato il popolo del web, ricordando il forte tasso di femminicidi presente e sempre in crescita in Italia, commesso da “cristiani”.

Non sono mancate poi accuse sulle adozioni rivolte a Vincenzo Spadafora, e soprattutto al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che avrebbe nominato la Commissione Adozioni Internazionali senza interpellare il ministro con delega alla famiglia. Ovviamente la risposta non si è fatta attendere, inasprendo ancor di più i toni del momento.

La controversia sulle adozioni riguarda proprio Lorenzo Fontana che più di tutti ha sostenuto il WCF, dichiarandosi apertamente contro le coppie di fatto e a sostegno della famiglia “naturale”.

Famiglia naturale che in questi giorni sotto gli slogan di “Dio, patria, famiglia” ha fatto senz’altro fatto parlar di sé.

Ad ogni modo, a parte gli accadimenti in questione, cosa ne pensano i partiti politici ora ?

Per quanto riguarda le politiche per le famiglie, le adozioni, le unioni civili e la legge 194/1978 (che regolamenta l’interruzione volontaria della gravidanza) le idee che pervengono dai partiti sono di diverso tipo. Idee, che sono andate sempre più consolidandosi soprattutto in vista delle elezioni europee, tenutesi il 26 Maggio dove il M5S sperava di raggiungere la Lega.

Se questi sono solo alcuni degli schieramenti, citando solo ad esempio Fratelli d’Italia pro congresso, PD contro, si riuscirà ad arrivare ad un compromesso? E se la Lega è il primo partito in Italia, c’è da chiedersi: “Ma gli italiani credono in questo?”

Ora che le fazioni sono ben delineate e non c’è più spazio per il buonismo, le preferenze degli elettori si potrebbero invertire o siamo d’accordo con la Lega?

Lasciamo aperta la risposta, consapevoli che in questi ultimi anni abbiamo, quasi con fatica, raggiunto una condizione da “Vivi e lascia vivere”.

In fondo non lo diceva anche Schopenhauer?!”

Articolo a cura di Flavia Restivo

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