26 Aprile 2024 - 7:11
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CURVA SUD, VECCHIE MANIERE

“Vinceremo il tricolor”. Secco, deciso e ben scandito risuona l’urlo dagli spalti giallorossi di un Olimpico fatto a pezzi a suon di gol.
E’ questa la reazione della Curva Sud alla sconfitta della loro Roma contro il Bayern Monaco, che il 22 ottobre si è imposto per 7 reti ad 1 nella gara valida per la terza giornata della fase a gironi di Champions League.
I pochi tentativi degli uomini di Garcia si sono infranti contro i guantoni di Neuer o si sono spenti sul fondo, vuoi per merito del portiere campione del mondo, vuoi per la poca convinzione di un attacco mai all’altezza.
Ma la Sud non ci sta e non si abbandona ad insulti banali. E’ un pubblico singolare quello che affolla lo stadio Olimpico nella serata della disfatta peggiore degli ultimi anni. Neppure un risultato del genere, un 7-1 che nella mente di un romanista rievoca ricordi amarissimi, è sufficiente a frenare l’entusiasmo di tifosi così innamorati.
“I migliori tifosi in Europa della settimana”. Ad eleggerli è il DailyMirror.“Un modello dal quale tutti dovrebbero prendere esempio”.
I supporters giallorossi sono la “voce fuori dal coro”.Sono tifosi maturi, che conoscono il gusto amaro della disfatta, ma non rimuginano rancore.Accettano la sconfitta e guardano oltre,esauriscono il fiato rimasto sostenendo una squadra che, incredula,ricambia con applausi commossi.
La sconfitta, per quanto pesante possa essere, non mette in discussione l’animo forte di una squadra che ha sempre dimostrato di saper rialzare la testa, ma soprattutto di onorare quei sostenitori follemente innamorati che, nel bene o nel male, hanno sempre popolato gli spalti.
Cambiano gli interpreti ma la sostanza resta la stessa: la Roma non è una squadra come le altre. È in grado di volare sull’onda dell’entusiasmo fino a toccare la vetta e poi sprofondare nell’inferno di una sconfitta umiliante. La delusione temporanea, però, sarà sempre ripagata con la gioia della vittoria successiva, le lacrime saranno asciugate nell’esultanza per il prossimo gol e ogni pensiero triste sarà cancellato quando la squadra scenderà ancora in campo e lo stadio intero urlerà quella frase che tutto racchiude: impressa a caratteri cubitali nello spogliatoio giallorosso, stampata su cartelloni, pronunciata sempre con il petto gonfio d’orgoglio…“Siamo la Roma”.
“Ci sono i tifosi di calcio, e poi ci sono i tifosi della Roma” diceva il grande capitano Agostino Di Bartolomei, a sottolineare il fatto che i romanisti non sono semplici tifosi. Con il giallo e il rosso che scorre nelle loro vene saranno sempre lì, in curva Sud, “cor core acceso da ‘na passione”, a sostenere quella che non è una semplice squadra di calcio. È una ragione di vita. È la Roma.

Redazione

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