Quando mi pongono la domanda:”cosa vuoi fare la grande?” Io rispondo con la sola e fervida convinzione di incanalare le mie forze al solo obiettivo di essere parte di un cambiamento radicale nel nostro sistema.
Ho scelto giurisprudenza perché credo nella legalità, credo che le norme, la legge, il nostro sistema giuridico (sulla carta perfetto) possano dar nuova luce al nostro Paese. Io partirei proprio dalla Mafia.
Cos’è la Mafia? Quando l’ho chiesto al mio cuginetto di 8 anni non sapeva bene cosa rispondermi, mi ha detto che sono delle persone cattive che fanno del male alla gente. Una mia amica che come me studia giurisprudenza, dice che ormai tutto è Mafia e ha perfettamente ragione! Quasi si fa difficoltà a capire “quali siano i buoni e quali i cattivi” ma delle volte gli esempi sono lampanti: cadrò nella “banalità” ma come si fa a non riempire il cuore d’orgoglio o a trattenere le lacrime di fronte alla foto di Falcone e Borsellino, di fronte a Impastato, Livatino, Dalla Chiesa? Eroi moderni. Uomini che hanno dato la loro vita, il loro sangue perché credevano nel cambiamento!!! Ecco, per me sono esempi perfetti, perché grazie a loro ho capito che non bisogna aver paura ma credere in ciò che è giusto.
La Mafia non è altro che il risultato di una politica stantia che ha perseguito principalmente gli interessi personali tralasciando quelli della collettività! Non bisogna credere a coloro che si sono arresi, pensando che la nostra sia una realtà immutabile. Non è così, non potrà mai esserlo se ci saranno persone pronte a tutto pur di migliorare!
Quindi alziamoci e cambiamo il mondo perché è nostro preciso dovere, in quanto Cittadini, far valere le regole della legalità poiché solo così daremo un futuro alI’Italia.
Obama diceva “Yes, WE can!” e oggi io sento che questa frase può essere perfettamente adattata ai nostri tempi: INSIEME POSSIAMO CAMBIARE, dobbiamo solo volerlo.
Questi ideali che animano quotidianamente la mia vita sono il frutto di storie meravigliose di mio padre e di una persona che da VERO SICILIANO ha saputo insegnarmi ad amare quella terra, dicendomi che la Sicilia non è solo Mafia! Mi ha raccontato di tanti ragazzi che ogni giorno rischiano la loro vita pur di viverla giustamente.
Insieme abbiamo cantato a squarciagola “I Cento Passi” dei Modena City Ramblers per le vie siciliane, e guardandoci con gli occhi emozionati ci sentivamo fieri delle nostre radici. Può sembrare insignificante ma per noi è stata un’esperienza unica!
Ho deciso di dedicare questo articolo a Te Giuseppe Alesci, perché mi hai insegnato a credere in me stessa e in un futuro che adesso sembra buio ma che un giorno potrà solo risplendere. Semplicemente Grazie.
A cura di Giorgia Accettura