Rassegna politica italiana: 40° settimana

Rassegna politica italiana: 40° settimana

A cura di Greta Sonnoli

Al via alle Regionali: il Centrodestra si riconferma nelle Marche, in Valle d’Aosta vittoria autonomista.

29 Set – La coalizione di centro-destra prevale nelle Marche. Francesco Acquaroli, presidente uscente di FDI ha riconfermato il suo mandato con oltre il 52% dei voti, distanziando di 8 punti Matteo Ricci del
centrosinistra. Nonostante la netta vittoria, l’affluenza si è fermata 50%, con un calo di dieci punti rispetto al
2020.
Il risultato ha un’importanza nazionale, perché le Marche sono la prima regione al voto dell’autunno 2025,
con un esito tutt’altro che scontato.
Per questo, la sconfitta per il centrosinistra è particolarmente impattante, considerando il forte impegno di
Ricci. L’eurodeputato è stato infatti supportato da una coalizione del Campo Largo compatta (ad esclusione di Azione), riuscendo ad ottenere anche il sostegno del M5S – nonostante l’apertura delle indagini per corruzione a suo carico, in piena campagna elettorale. Non hanno convinto i cittadini nemmeno le liste civiche.
Parallelamente la vittoria di Acquaroli conferma la solidità della destra, che ha visto crescere Fratelli d’Italia, affermatosi solidamente come leader di coalizione e primo partito. La Presidente del Consiglio Meloni, che ha puntato sulle Zone Economiche Speciali, rafforza il suo peso politico, mentre la strategia di Schlein è messa ora in discussione.
Spostandoci a Nord, è una netta affermazione autonomista quella uscita dalle urne in Valle d’Aosta, dove
l’Union Valdôtaine si conferma primo partito con il 31,97%, superando l’intero centrodestra unito. A seguire
gli Autonomisti di Centro (14,05%) e Fratelli d’Italia (10,99%). Sommando i voti con gli alleati naturali –
Partito Democratico (8,04%) e Autonomisti di Centro – l’area autonomista-progressista sfonda quota 54%,
lasciando il centrodestra fermo sotto il 30%, lontano dalla soglia del 42% necessaria per ottenere il premio
di maggioranza. Affluenza in calo al 62,98%. Ora la partita si sposta nell’aula del Consiglio regionale, dove
saranno i 35 eletti a scegliere il nuovo Presidente.

Nessun processo per Piantedosi, Nordio e Mantovano, la giunta per le autorizzazioni respinge la richiesta

1 Ott – La giunta per le autorizzazioni della Camera dei deputati ha bocciato la richiesta di processare il
ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, indagati per il caso Almasri.
I tre sono accusati di aver liberato il generale libico Almasri, arrestato a Torino lo scorso gennaio su mandato della Corte penale internazionale per crimini gravi come torture e omicidi. Il voto negativo era previsto, data la maggioranza di esponenti di destra nella giunta. Ora la decisione passerà all’intera Camera dei deputati, con il voto previsto per il 9 ottobre prossimo, dove è atteso un ulteriore rifiuto. Gli indagati rispondono di favoreggiamento personale, mentre Nordio è anche accusato di rifiuto di atti d’ufficio e Piantedosi e Mantovano di peculato.

All eyes on Global Sumud Flotilla, ma gli aiuti umanitari non arrivano a destinazione
2 Ott – Tra la serata di Mercoledì e la notte di giovedì 2 Ottobre, Israele ha bloccato in acque internazionali la missione della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. Sono state fermate le barche e arrestate le persone a
bordo, tra le centinaia di fermati ci sono 22 cittadini italiani, tra cui l’europarlamentare Benedetta Scuderi
(AVS) e il senatore Marco Croatti (M5S).
Il Ministro degli Esteri Tajani ha confermato che i 22 italiani, che risultano essere in buone condizioni,
saranno trasferiti nel porto israeliano di Ashdod. Da lì, dovranno decidere se accettare l’espulsione
volontaria immediata – prevista tra lunedì e martedì con voli diretti a loro carico verso capitali europee – o
rifiutarla, affrontando una detenzione in carcere prima del rimpatrio, con un provvedimento giudiziario
atteso in 48-72 ore. Tajani ha anche annunciato che sono previste le prime visite consolari dell’ambasciata
italiana per venerdì, e ha aggiunto che “bloccare le stazioni non aiuta il popolo palestinese”.
La presidente del Consiglio Meloni, dal vertice della Comunità Politica Europea, ha dichiarato che l’azione
della Flotilla “non porta alcun beneficio al popolo della Palestina, in compenso mi pare di capire che porterà
molti disagi al popolo italiano», sottolineando che l’Italia è tra le prime nazioni per consegna di aiuti a Gaza.
Riguardo allo sciopero generale proclamato per domani da USB e CGIL, Meloni ha criticato la scelta di un
venerdì: “Mi sarei aspettata che i sindacati almeno su una questione che reputavano così importante come
Gaza non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno
insieme”.
In Italia, intanto, numerose città come Milano, Torino, Bologna, Genova, Napoli e Roma hanno assistito a
manifestazioni e occupazioni di atenei in segno di protesta contro l’azione israeliana e a sostegno della
Flotilla. A Napoli, i manifestanti “ProPal” hanno fermato i treni, e si sono registrate tensioni a Torino, Roma e
Milano.
La leader del PD Elly Schlein, intervenendo alla Camera, ha accusato il Governo di non aver espresso
“nessuna condanna né di critica” per il blocco delle navi, definendolo “un atto illegale da ogni punto di
vista” e dicendo che “non è possibile stare a guardare mentre Netanyahu compie atti di pirateria in acque
internazionali”. Ha inoltre attaccato Meloni per aver “criminalizzato ogni piazza”, invitandola a “mollare la
clava e provare a fare la presidente del Consiglio di questo paese».
È seguito l’intervento di Conte il quale ha ribadito la posizione del Movimento sulla situazione in Medio
Oriente. In merito alla Flotilla, si è così rivolto alla maggioranza: “Ci state portando dalla parte sbagliata
della storia. Parlate dei disagi” causate delle proteste, chiedetevi “chi ha la responsabilità di queste
manifestazioni? I libri di storia sono già pronti a condannarvi, la Flotilla ci salverà l’onore»
Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha replicato a Meloni definendo le sue parole sullo
sciopero un’”offesa” e ha ribadito che lo sciopero è stato indetto perché “sono in discussione i valori della
democrazia, il diritto delle persone di vivere in pace”.
Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lanciato un appello al senso di responsabilità, affermando
che “fermare tutto in Italia non aiuta Gaza”.
Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, ha chiesto il rilascio immediato dei giornalisti a bordo
della Flotilla, inclusi diversi italiani, fermati dall’esercito israeliano, sostenendo che l’azione è avvenuta “in
spregio di ogni regola del diritto”.
L’esercito israeliano sostiene che nessuna barca della Flotilla sia entrata nelle acque territoriali di Gaza,
mentre gli organizzatori della missione ritengono che una delle imbarcazioni, la Mikeno, possa esservi
entrata prima di perdere i contatti. Israele, intanto, ha continuato i bombardamenti e le operazioni di terra a
Gaza, intensificando gli attacchi dopo l’“ultimo avvertimento” alla popolazione civile.
La questione della legalità dell’intercettazione in acque internazionali e del blocco navale su Gaza rimane
altamente dibattuta, con molti esperti e organizzazioni internazionali che contestano la posizione israeliana.
Inoltre, la Camera ha approvato a maggioranza risoluzioni a sostegno del piano di pace statunitense per
Gaza e per un riconoscimento condizionato dello Stato palestinese. Tale riconoscimento avverrebbe solo se
Hamas liberasse gli ostaggi e rinunciasse a ogni presenza politica e militare a Gaza e in Cisgiordania. Le
mozioni di Italia Viva e Più Europa, che impegnano il governo a lavorare per la soluzione “due popoli e due
stati” e la tutela dei diritti degli attivisti della Flotilla, sono state approvate, mentre è stata bocciata la
mozione congiunta di PD-M5S-AVS per il riconoscimento incondizionato della Palestina. Tra gli impegni
approvati figura anche la garanzia del “rapido e sicuro rientro degli attivisti a bordo” della Flotilla.

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