Martedì 9 e mercoledì 10 aprile 2019, presso le sedi Luiss di Viale Romania e Via Parenzo si terranno le elezioni dei rappresentati degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Università, nei consigli dei dipartimenti e per lo Sport Universitario.
Abbiamo incontrato Medea Vanessa Segantini, candidata al CDD di Scienze Politiche, per farle alcune domande.
Chi è Medea?
Sono Medea Vanessa Segantini, studentessa al primo anno di PPE. Chi mi conosce mi definisce come un uragano, e penso sia la metafora che più rende l’idea (ride). Sono una persona molto intraprendente e decisa, che ama il confronto e che si cimenta e spende al 100 percento per quello in cui crede. Non riesco a stare ferma, infatti amo avere progetti da portare avanti, e esperienze, viaggi e persone al mio fianco con voglia di cimentarsi in cose non calcolabili, nuove e al di fuori dalla loro comfort zone .
Come nasce la candidatura a CDD?
La mia candidatura nasce dalla mia indole estremamente propensa al dialogo, al mettersi in gioco, all’essermi trovata sempre a fare il tramite in situazioni spiacevoli o conflittuali, che per qualsiasi problema o discussione mi porta a espormi in prima linea.Queste mie inclinazioni mi hanno portato a ricoprire ruoli inerenti, quali rappresentante di istituto e poi di consulta provinciale durante il mio percorso del liceo.La fortuna di ricoprire queste cariche mi ha permesso di toccare con mano, in piccolo, quella che ora è una mia grande passione e nonchè ciò che mi ha spinto a studiare PPE e a candidarmi, la politica.
Quali sono le linee guida del programma? Con chi è stato realizzato?
Il programma ha come linee guida il dialogo e la sincerità, come sottolineato fin dal primo video instagram. Due punti cardine nella mia quotidianità e che ho voluto trasportare nel progetto e allegato programma che insieme al mio team ho deciso di proporre. Al centro di quest’ultimo vi è la volontà di dare al dipartimento un’impronta più internazionale a partire dall’erasmus, per continuare con l’upgrade di lingua , una comunicazione più efficiente, più opportunità lavorative grazie al career service rinnovato e al network Alumni scienze politiche con ex alunni dipartimentali.
Quali sono i primi interventi pratici qualora vincesse le elezioni?
Sicuramente il miglior modo di cominciare sarebbe quello di creare un circuito di comunicazione con i colleghi del dipartimento, in modo tale da portare in luce subito i problemi maggiormente percepiti. Poi mi piacerebbe poter applicare alcuni punti del programma, come la maggior interazione con il Centro Linguistico di Ateneo, il conseguente miglioramento dell’offerta dei corsi, oppure avviare il processo di creazione del network Alumni LUISS.
Perché gli studenti dovrebbero votarla?
In primis penso di stare mostrando a chiunque abbia modo di incontrarmi quanto io sia alla mano, sempre positiva, portata ad ascoltare e spingermi propositivamente a risolvere i problemi che mi vengono posti. Essere rappresentanti non è un ruolo individuale, ma un incontro continuo e costruttivo di tutti noi studenti. Così rapportarmi con questi ultimi penso possa implementare quello che sostengo essere un punto di forza più che di “debolezza”: nonostante io sia solo una matricola, ritengo che questo aspetto possa rivelarsi un vantaggio nella mia candidatura, poichè mi permette di avere molto più chiare le differenze tra aspettativa e realtà , ovvero ciò che mi aspettavo dal nostro dipartimento e la realtà dei fatti con le sue problematiche.
Quale avversario teme di più?
Entrambi i miei avversari sono molto validi e motivati, credo che si stia portando avanti una campagna davvero combattuta, in cui tutti cerchiamo di convincere il maggior numero di colleghi a partecipiate attivamente, informarsi e recarsi a votare. Spero che anche dopo l’elezione rimarremo in contatto per confrontarci, avendo in comune un punto fondamentale: il bene degli studenti.
C’è un sogno che vorrebbe realizzare?
Di sogni da realizzare e programmi ne ho sempre avuti tanti, potrei partire con i più vicini a livello temporale, come sperare di diventare rappresentante, visto l’impegno profuso per questa campagna. Inoltre una mia grande passione sono i viaggi.Nella vita ho sempre avuto la fortuna di viaggiare tantissimo, investendo risparmi e tempo nel vedere luoghi dall’altra parte del mondo e sopratutto conoscendo persone con background e forma mentis diverse dalle mie.Queste esperienze oltre ad aver modellato il mio carattere mi hanno spinto ad interessarmi appunto all’altro e al diverso, spingendomi ad appassionarmi al mondo della politica e della diplomazia.Grazie a tutto questo che è nata la mia passione per il dibattito, il confronto, il compromesso e il forte desiderio di cambiare le cose in meglio per tutti.Spero infatti che questi elementi possano essere il fulcro della mia quotidianità e realizzazione.