28 Marzo 2024 - 20:39
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LUISS: in una parola, “opportunità”

Quando provieni da una piccola città in cui hai svolto in tutta tranquillità i tuoi studi liceali o quando scegli di trasferirti da una precedente università ed immetterti in una nuova realtà come la LUISS, il cambiamento è evidente e potrebbe rivelarsi anche destabilizzante. In un contesto così multiforme e talmente ricco di opportunità, vorresti fare esperienza di tutto, senza lasciarti sfuggire nulla, ma inevitabilmente devi compiere delle scelte e scegliere significa escludere, selezionare ciò che si ritiene migliore, rinunciando alle alternative. Certo che bisogna avere un carattere forte e deciso, un animo perseverante e costante per non lasciarsi sormontare da una realtà così immensa e competitiva, per fare in modo che la competizione sia costruttiva, evitando di rimanere nell’ombra, in un posto che non può essere assolutamente vissuto nell’ombra, nell’ inconsapevolezza e nella passività. In altre parole, vivere la LUISS in modo pieno e autentico è difficile, ma allo stesso tempo, non avrebbe senso viverla passivamente. La LUISS è l’opportunità della vita, che ti si presenta nella fase più delicata, quella in cui inizi a costruire non solo il tuo futuro, ma anche la tua personalità. La LUISS diventa come una seconda casa, una grande famiglia che nel bene e nel male lascia il segno. Ti verrebbe da ringraziarla per tutto ciò che ti ha offerto o da imprecare contro quei muri che ti hanno visto “sudare” durante incessanti ore di lezione o lunghi pomeriggi nel silenzio delle aule studio, che ti hanno sentito piangere per un esame andato non come avresti voluto, o gioire per un voto meritato o inaspettato, per una nuova amicizia o un nuovo momento condiviso. Sì, perché LUISS è soprattutto condivisione. È studio arduo, duro lavoro, successi e sconfitte, ma è tutto più “piacevole”, perché viene condiviso.

La LUISS è una delle università più prestigiose d’Italia, ma il prestigio di un’università non è dato unicamente dal nome, dalle bellissime sedi che la ospitano, dai docenti illustri che vi insegnano. Il prestigio di un’università è dato soprattutto dalla qualità dei servizi e dell’insegnamento offerto ai propri studenti, dalle opportunità messe a loro disposizione sia durante che dopo l’università. Ma precisiamo che, a differenza di come molti credono, ciò che conta, non è tanto il nome dell’università, quanto il cammino fatto durante l’esperienza accademica , che ha globalmente reso lo studente capace di immettersi nel mondo del lavoro con un quid pluris. Già che ci siamo sfatiamo anche il credo popolare dei 30 che piovono dal cielo. Si, forse è vero che gli studenti della LUISS collezionano per lo più voti medio-alti, ma ciò è la conseguenza di un ambiente fortemente competitivo, in cui ognuno cerca di dare sempre il massimo, senza accontentarsi di “quanto basta” per superare l’esame.

Chi ha avuto modo di sperimentare realtà universitarie differenti può evidenziarne in modo oggettivo le divergenze e le convergenze. Non ci sono grandi differenze per quel che riguarda la mole di studio, gli esami o i programmi d’esame. La differenza è data dall’ambiente. Un’università in cui lo studio è inteso come fine a se stesso e dove la maggior parte dei colleghi affronta le lezioni con il broncio o con superficialità, diventa a lungo andare monotona e pesante. La Luiss apre le menti, spalanca dinanzi a te diecimila porte e quasi ti ritrovi in difficoltà nello scegliere verso quale avviarti. Ti dona l’entusiasmo e il coraggio di seguire le tue passioni e di provare a distinguerti tra tanti studenti che, come te, hanno grande ambizione e forte volontà.

Quest’articolo non vuole essere semplicemente un elogio alla nostra università, quanto piuttosto un incentivo, a chi sarà ancora per qualche anno studente LUISS, a godersi la nostra università al meglio, per salutarla poi consapevoli che si poteva fare di più, ma soddisfatti di quanto si è fatto. Vuol essere uno sprono a saper cogliere le opportunità e a non lasciarsi sfuggire la grande fortuna di studiare in questo rinomato ateneo; ad accettare anche le piccole sconfitte e gli insuccessi, a non arrendersi e a lavorare duro perché la LUISS è come una grande palestra da cui si esce senza dubbio fortificati, con nuove consapevolezze e aspettative, con lo spirito giusto per affrontare il mondo esterno. Vuole essere, infine, un invito a fare tesoro di tutto quanto ci viene offerto per poi portarlo nel mondo del lavoro e riuscire a fare la differenza, ma soprattutto far capire che gli studenti LUISS non sono “figli di papà”, ma sono ragazzi normali, che studiano anche grazie ai sacrifici economici delle loro famiglie e con il proprio sacrificio, impegno e dedizione personali. Il solo elemento che li distingue è il fatto di essere stati selezionati e aver avuto la fortuna di intraprendere un percorso accademico brillante che, se compiuto con impegno e consapevolezza, può portare a grandi successi ed ottimi risultati.

Redazione

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